Seppie con Patata del Fucino IGP
La delimitazione dell’area di coltivazione viene individuata dalla strada provinciale Circonfucense e include porzioni di territorio, suddivise da strade interpoderali ed appezzamenti numerati, appartenenti ai seguenti comuni della provincia di L’Aquila: Avezzano; Celano; Cerchio; Aielli; Pescina; S. Benedetto dei Marsi; Ortucchio; Trasacco; Luco dei Marsi.
La “patata del Fucino” è molto conosciuta ed apprezzata da tutti i mercati per le sue caratteristiche organolettiche, per la “sapidità” e per la lunga “conservabilità”, caratteristiche, queste, conferite dal particolare ambiente di coltivazione e dalla sinergia tra terreno-microclima e acqua. Di forma tondo-ovale, regolare, le patate presentano un colore della pasta da giallo chiaro a giallo ed una buccia dal colore prevalentemente chiara o rossa. Delle varietà prevalentemente coltivate, Agata, Agria, Labella, Laura, Majestic, Sirco, Tonda di Berlino e Universa, in prevalenza è utilizzata l’Agria dato che si è dimostrata particolarmente adatta alle caratteristiche del terreno della zona, assicurando elevate produzioni.
Lista ingredienti per 4 persone
- 500 g di seppie
- 400 g di Patate del Fucino IGP
- 400 g di pomodori pachino pelati
- 2 spicchi d’aglio
- prezzemolo fresco
- mezzo bicchiere di vino bianco secco
- olio extravergine di oliva
- sale
- pepe
Tempo di preparazione: 15 minuti
Sbucciate le patate, lavatele e tagliatele a pezzettoni.
Pulite le seppie, lavatele accuratamente e tagliatele a striscioline; potete anche utilizzarne di surgelate previo scongelamento.
In un’ampia casseruola fate rosolare l’aglio, tritato finemente e privato dell’anima, insieme ai gambi del prezzemolo mondati; aggiungete le seppie e fate rosolare qualche istante, aggiungete quindi le patate e sfumate con il vino.
Quando l’alcol sarà evaporato unite i pomodori e cuocete a fiamma dolce e a coperchio chiuso per circa 1 ora. A cottura ultimata regolate di sale, pepe e condite con il prezzemolo tritato.
Buonissimo piatto unico, leggero e nutrizionalmente completo, servitelo caldo, con un filo d’olio a crudo, accompagnato da una bottiglia di Bolgheri rosato e qualche fetta di pane casereccio per raccogliere il superbo sugo.